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Fuori dalle via più battute, ma a due passi dal centro, c'è una zona di Ferrara che vale la pena esplorare con lentezza. Qui si concentrano alcuni dei luoghi più affascinanti della città: palazzi sontuosi, chiese piene di storia, atmosfere sospese. Siamo nella zona Sud-Est di Ferrara, un quartiere in cui riecheggiano antichi sogni rinascimentali, atmosfere cariche di spiritualità e di alcune storie che rimangono sospese nei secoli. Prepara le scarpe comode: qui il bello si incontra a ogni passo.
San Francesco: un’eco dal passato
Il nostro itinerario parte da piazza San Francesco, dove svetta l’omonima chiesa progettata da Biagio Rossetti nel pieno Rinascimento. Imponente all’esterno, sorprendente all’interno, conserva opere di artisti come il Garofalo e un curioso segreto acustico: al centro della navata, battendo le mani, si può ascoltare un'eco perfetta. Provare per credere.
Il cuore del quartiere: Palazzo Schifanoia
A meno di 250 passi dalla chiesa, ci si ritrova davanti alla facciata sobria di Palazzo Schifanoia. Il nome non è casuale: era la dimora dove gli Estensi andavano per "schivar la noia". Oggi, è uno dei musei più affascinanti d’Italia. Imperdibile il Salone dei Mesi: un salone affrescato in cui potrai perderti tra miti, costellazioni, allegorie e scene di corte, che celebrano il potere del duca Borso ogni mese dell’anno. Un capolavoro che è anche una lezione di astrologia, politica e iconografia e che acquisisce un ruolo fondamentale per la storia dell’arte grazie alla magnifica interpretazione iconologica di Aby Warburg. Dopo un recente restauro, l’intero percorso museale si è arricchito di nuove sale e allestimenti. Oltre alle magnifiche sale di rappresentanza, si possono ammirare ceramiche, codici miniati, sculture e oggetti d’arte applicata, in un viaggio immersivo nella vita rinascimentale ferrarese. Non può mancare una tappa nel delizioso giardino rinascimentale in cui potrete godervi un confortevole momento di ristoro, soprattutto quando la stagione si fa bella.
Tra arte e miracoli: Santa Maria in Vado
Svoltando l’angolo di via Borgovado, in pochi minuti si raggiunge la chiesa di Santa Maria in Vado. Un gioiello barocco legato a un episodio prodigioso: nel 1171, durante la messa pasquale, dall’ostia consacrata sgorgò del sangue che andò a bagnare la volta dell’altare. L’evento attirò pellegrini da tutta Europa. Oggi la chiesa custodisce opere di Carlo Bononi e altri grandi maestri ferraresi.






Ph. Pierluigi Benini
La spiritualità silenziosa del Corpus Domini
Proseguiamo in via Pergolato fino a via Praisolo per incontrare il Monastero del Corpus Domini, luogo di pace e memoria. Qui riposano Lucrezia Borgia e altri membri della famiglia estense. Ancora abitato dalle monache clarisse, il monastero conserva atmosfere sospese nel tempo e, secondo alcuni, anche la ricetta originale del pampapato. Le monache accolgono i visitatori in silenzio, accompagnandoli tra cenni della storia estense e gli stupefacenti affreschi barocchi.
Il fascino discreto di Marfisa d’Este
Tornando verso corso Giovecca, un altro gioiello rinascimentale attende a pochi passi: la Palazzina di Marfisa d’Este. Racchiusa tra giardino e loggiati affrescati, questa residenza fu il rifugio di Marfisa, donna colta e indipendente, nipote di Lucrezia Borgia.
Oggi la palazzina ospita un museo che racconta la vita quotidiana nell'alta società ferrarese del Cinquecento. Dipinti, ceramiche, arredi e oggetti d’uso dialogano con gli ambienti originali. La loggia decorata a finto pergolato, il giardino all’italiana e le suggestioni teatrali che animavano le serate di Marfisa rendono questo luogo un piccolo mondo a parte, capace di incantare anche i visitatori più distratti.
Corso Giovecca e la Prospettiva: il Rinascimento in prospettiva
Per chiudere il cerchio, percorriamo l’ultimo tratto di Corso Giovecca, una delle vie più scenografiche di Ferrara che sorge sull’antico tracciato delle mura medievali. Oltrepassata la Palazzina, si possono ammirare palazzi signorili e punti panoramici unici. All'estremità orientale, la Prospettiva è un arco scenografico del Settecento che incornicia la vista verso l'Addizione Erculea. Per i ferraresi, è affettuosamente chiamata "Carosello", per la somiglianza con la sigla della nota trasmissione televisiva andata in onda tra il 1957 e il 1977.
Pronto a partire?
Questo itinerario ti accompagna tra luoghi iconici e angoli meno noti della nostra città, perfetti da esplorare a piedi o in bicicletta mentre si va alla scoperta di un passato che dialoga col presente. E se vuoi vivere questi tesori in modo ancora più coinvolgente, sul portale InFerrara puoi prenotare tour guidati e tante esperienze tematiche, come “Vivi Ferrara - Museo Schifanoia” o “La Palazzina di Marfisa e le dimore storiche”.
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