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Chagall. Testimone del suo tempo: la magia della memoria e del colore a Palazzo dei Diamanti

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A Ferrara il sogno incontra la luce nelle sale di Palazzo dei Diamanti, simbolo del Rinascimento ferrarese. La mostra “Chagall. Testimone del suo tempo” invita i visitatori a entrare nell’universo poetico di uno degli artisti più amati del Novecento. Oltre duecento opere tra dipinti, disegni, incisioni e vetrate raccontano un percorso di vita e di arte che attraversa la memoria, la spiritualità e la speranza, restituendo tutta la forza di un linguaggio senza tempo.

Curata da Paul Schneiter e Francesca Villanti e promossa dalla Fondazione Ferrara Arte, la mostra propone un viaggio che unisce biografia e visione. Si parte da Vitebsk, la città natale dell’artista, con la sua atmosfera sospesa tra realtà e sogno: le case in legno, i rabbini, i musicisti, gli animali della tradizione ebraica rinascono nei colori intensi dei suoi quadri. Poi, come in un racconto che cambia respiro, Chagall approda a Parigi, dove trova la libertà creativa che lo consacra. Qui la sua arte si intreccia con le avanguardie europee, ma resta sempre personale, fiabesca e intrisa di umanità. Le illustrazioni per Le Favole di La Fontaine e le incisioni ad acquaforte testimoniano la sua capacità di rendere universali i sentimenti più intimi.

Nel cuore del percorso, la mostra rivela la profonda connessione tra arte e spiritualità. Durante gli anni dell’esilio e della guerra, Chagall rilegge la Bibbia e trasforma la sofferenza del suo tempo in un messaggio universale di resilienza. Le Vetrate di Hadassah, accompagnate da una sonorizzazione avvolgente, guidano il visitatore in un dialogo tra fede, memoria e speranza, dove il colore diventa luce e la luce diventa racconto.

Tra le sale più suggestive, quella dedicata al legame con Parigi e l’Opéra accoglie lo spettatore in un’esperienza quasi teatrale. Qui la musica, la danza e la pittura si incontrano in un gioco di emozioni che rispecchia la visione dell’artista: una realtà filtrata dal sogno, vibrante e in continuo movimento. Nei dipinti più celebri, sposi, acrobati e animali sembrano librarsi nell’aria con grazia surreale, raccontando la leggerezza dell’amore e la fragile bellezza dell’esistenza.

Negli anni successivi, trasferitosi nel sud della Francia, Chagall ritrova una nuova serenità. La luce del Mediterraneo illumina i suoi fiori, i paesaggi e i giardini, simboli di una rinascita interiore. In un vaso spostato di luogo in luogo, l’artista ritrova il senso della propria identità: radici mobili che continuano a fiorire, nonostante tutto. La mostra si conclude con La Pace (1949), un dipinto che sintetizza la sua filosofia più autentica: l’arte come ponte tra dolore e speranza, come linguaggio universale capace di restituire armonia al mondo.

Visitare Chagall. Testimone del suo tempo significa attraversare quello spazio sospeso tra sogno e realtà in cui l’artista ha trovato rifugio. Prenota una visita guidata e vivi un’esperienza che incanta e commuove tra le pareti diamantate di uno dei palazzi più belli del Rinascimento.

Questo articolo è stato redatto in collaborazione con Filo Magazine a partire dall'originale di Clelia Antolini.