L’Autunno Ducale è molto più di una fiera: è una festa del patrimonio culturale immateriale, inteso come l’insieme di saperi, pratiche e tradizioni che continuano a vivere grazie alla trasmissione orale, all’artigianato, alla cucina tipica e al senso di appartenenza ad una comunità. Oltre 100 espositori animano una grande mostra-mercato che celebra l’autunno attraverso i profumi e i sapori delle Terre Estensi.
Accanto ai prodotti della terra, l’evento promuove l’artigianato artistico, il florovivaismo, i laboratori didattici, le visite guidate e gli incontri culturali, offrendo uno spazio vivo alla creatività e alla memoria.
Per due giorni, la città torna ad essere Capitale Ducale, dove dame e cavalieri danzano al suono dei musici, gli sbandieratori colorano l’aria con le loro esibizioni, mentre le rievocazioni storiche fanno rivivere l’atmosfera fastosa della Ferrara estense. Un’esperienza coinvolgente che restituisce voce al passato, accompagnando cittadini e visitatori in un viaggio multisensoriale.
Uno degli elementi più forti dell’evento è l’offerta gastronomica, vero e proprio specchio delle tradizioni locali in una rassegna di eccellenze resa unica anche dalla presenza di ben 15 Pro Loco delle Terre Estensi e non solo. Tra gli stand si possono gustare piatti come: i cappellacci di zucca, i cappelletti ferraresi, i passatelli al tartufo, la salama da sugo. E ancora, i prodotti De.Co. come il pane ferrarese, il pasticcio di maccheroni e i mandurlin dal pont. Dolci tradizionali come il pampepato, la tenerina e prelibatezze locali come le vongole di Goro, l’erbazzone e le chizze di Reggio Emilia, la saba e il savor, i sugoli d’uva, lo gnocco fritto e i burlenghi dell’Appennino modenese. Fino a specialità di Terre Estensi ben oltre l’Emilia come dal Veneto i bigoli al ragout d’anatra e il somarino con la polenta, dalle Marche olive ascolane, il ciauscolo, i maccheroncini di Campofilone e dalla Grafagnana estense il testarolo con salsiccia, il neccio, funghi e marroni, il tutto accompagnato da selezionate birre artigianali, vini autoctoni, amari e distillati tradizionali.