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Gianni Morandi in concerto al Ferrara Summer Festival 2023

20 July 2023 ore 21:00 , Piazza Trento e Trieste

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Abbiamo il piacere e l ‘onore di presentare alla quarta edizione del Ferrara Summer Festival :

GIANNI MORANDI GO GIANNI GO ! ESTATE 2023

Giovedì 20 Luglio 2023
ore 21:00 Piazza Trento Trieste , Ferrara

Biglietti disponibili su Ticketone e Ticketmaster INFO & BIGLIETTERIA

info@ferrarasummerfestival.it +39 3515952501

Gianni Morandi nasce l’11 dicembre del 1944 a Monghidoro, cittadina dell’appennino tosco- emiliano, da padre ciabattino (Renato) e da madre stiratrice (Clara). A soli sette anni, Gianni viene mandato a lavorare per contribuire al bilancio familiare, lucida e aggiusta scarpe e vende caramelle nell’unico cinema del paese. Terminate le scuole elementari, la sua istruzione viene curata dal padre che gli organizza la giornata in modo rigido e impegnativo, conciliando lo studio a vari lavori, tra i quali amministrare la sezione del partito comunista, di cui suo padre è appunto responsabile della diffusione stampa e propaganda.

La musica non è estranea alla famiglia Morandi, che non perde occasione per riunirsi nelle case di amici contadini, dove ci si intrattiene cantando le canzoni di Luciano Tajoli e Claudio Villa. Nel piccolo paese le voci corrono in fretta e le doti canore del piccolo Gianni attirano l’attenzione di Ubaldo Fabbri, proprietario del cinema dove lavora. Da quel momento ogni luogo di ritrovo diventa per Gianni un’occasione di canto e il barbiere del paese, Lino Lanzoni, lo accompagna al Club Claudio Villa, a Bologna, per un’audizione, che non dà però i risultati sperati. Il tentativo andrà però a frutto nel ’58, quando Gianni, superando un provino, entra a far parte come componente fisso dell’orchestra Scaglioni. Tre anni di spettacoli portano il giovane artista ad esibirsi in numerosi palcoscenici del nord, ma nel ’60 il cambio della voce lo costringe a interrompere la carriera appena iniziata e a tornare al paese natio a vendere giornali e a fare il ciabattino.

Un anno dopo, l’impresario Bruno Taschini gli propone di andare a Novellara di Reggio Emilia per formare un’orchestra che porta il suo nome: “Gianni Morandi ed il suo complesso”. Gianni parte e firma contratti per una serie di spettacoli. Arriva il momento del provino con la multinazionale RCA e per la prima volta Morandi vede Roma e una sala d’incisione. È Franco Migliacci ad occuparsi di Gianni, adattando a lui un pezzo giunto dalla Francia e scritto da un emigrato, Tony Dori, il titolo è “Andavo a cento all’ora”, inciso il 16 aprile del ’62. Il 16 settembre dello stesso anno arriva il momento del debutto televisivo, il programma che ospita la prima apparizione di Gianni è “Alta pressione”, seguiranno altri show, finché Morricone gli offre un’opportunità con un nuovo 45 giri, Go Kart Twist.

“Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte” e “Sono contento” (primo brano scritto da Gianni) sono i suoi primi grandi successi, e a diciannove anni pubblica il suo primo lp. Nel 1964, Gianni Morandi vince il Cantagiro e comincia a girare il suo primo film “In ginocchio da te”, dopo aver terminato la sua prima tournée di quaranta giorni in Giappone. Sul set del film conosce quella che sarebbe diventata sua moglie e madre dei suoi due figli, Laura Efrikian, figlia di un direttore d’orchestra, con la quale condivide anche il set del suo secondo film, “Non son degno di te”. Nel ’66 vince il Cantagiro con “Notte di ferragosto”, mentre “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles ed i Rolling Stones” viene censurata dalla Tv e non riscuote il successo sperato.

Il 7 febbraio 1967, Morandi parte per il servizio militare,congedandosi il 25 aprile 1968. Il successo lo attende ancora con “Scende la pioggia”, con la quale stravince Canzonissima.
Il nuovo decennio si apre con un nuovo film, “Le castagne sono buone” di Pietro Germi e con l’ennesima vittoria a Canzonissima con “Ma chi se ne importa”. Gli anni ’70 sono anni di contestazioni, rivolte a tutto quello che Morandi rappresenta, ovvero i vecchi valori superati dalle nuove tendenze e dai nuovi miti americani. Sono anni bui per Gianni, che accetta di partecipare anche a Sanremo, gara che aveva in passato rifiutato e nella quale ottiene un quarto posto con “Vado a lavorare”. Nel ’72, la notizia della morte del padre per un infarto (aveva 49 anni) lo mette a dura prova, in un momento già professionalmente difficile. Il 12 febbraio 1974 nasce Marco, ma la carriera di Morandi sembra ormai al tramonto, a soli trent’anni. Nel ’76 riassapora il successo con “Sei forte papà”, sigla di “Rete Tre”, programma Tv in cui Gianni veste i panni di ballerino e di comico, oltre che naturalmente di cantante. Il disco ascende le classifiche, ottiene il primo posto vendendo circa un milioni di copie. Ma Gianni ha ormai maturato la decisione di abbandonare le scene e di dedicarsi alla famiglia, approfittandone per studiare un po’ musica, ipotizzando un futuro da direttore d’orchestra.

Dopo un periodo di crisi sul piano sentimentale e privato, Morandi incontra nel 1980 Mogol che gli fa tornare l’entusiasmo e la voglia di ricominciare a cantare. “Canzoni stonate” è la canzone che apre una nuova parentesi di successo della sua carriera. La critica si accorge di lui nell’83, con la sua terza partecipazione a Sanremo, dove conquista la stima degli esperti con “La mia nemica amatissima”. I primi posti della classifica lo attendono nello stesso anno con “Grazie perché”, cantata in coppia con Ami Stewart. Nell’84 pubblica l’album “Immagine Italiana” e ottiene soddisfazione dallo sceneggiato televisivo “Voglia di volare” e l’anno seguente dallo sceneggiato “Voglia di cantare”. Gianni, però, sogna la rimonta discografica e nello stesso anno pubblica un nuovo album, “Uno su mille”, da cui è tratta la famosa canzone omonima. Nel 1986, Morandi

vince il Premio Tenco come migliore interprete. L’anno seguente vince il Festival di Sanremo con “Si può dare di più”, cantata insieme a Tozzi e Ruggeri; purtroppo la vittoria coincide con la notizia della morte di Claudio Villa, che colpisce Gianni nel vivo dei suoi ricordi. Il 4 luglio ’88, Morandi parte in tour insieme all’amico Lucio Dalla, viaggio dal quale nasce un album live che vende un milione di copie. La collaborazione artistica con Dalla è ancora viva nel ’90, quando Lucio decide di produrre e scrivere il nuovo album di Morandi “Varietà”, che metterà d’accordo pubblico e critica grazie a pezzi come il brano omonimo e “Bella signora. Nasce nel ’92 – in seguito alla voglia di impegnarsi anche nella produzione – “Morandi Morandi”, cui fa seguito un nuovo tour di oltre duecento date, tutte esaurite. Nel ’95 va ancora a Sanremo, con una canzone scritta da Pasquale Panella intitolata “In Amore”: Gianni canta in duetto con Barbara Cola, posizionandosi al secondo posto. Esce l’album “Morandi”, nel quale il cantante di Monghidoro lascia spazio ai giovani autori e tra i musicisti troviamo il figlio Marco.

Dopo la nascita di Pietro, il suo terzo figlio nell’agosto del ’97, esce anche un nuovo lavoro discografico, “Celeste azzurro e blu”, album al quale per la prima volta non segue un tour. Tra il ‘97 e il ‘98, Gianni pubblica una raccolta, “30 volte Morandi”, con tre inediti, le canzoni che compongono l’antologia sono tutte riarrangiate e reinterpretate. Nel ’99 lo attende una nuova scommessa televisiva, “C’era un ragazzo”, condotta con il figlio Marco. Nel 2000 Morandi è ancora a Sanremo, dove si presenta con un brano di Eros Ramazzotti, “Innamorato”, che si piazza al terzo posto. Ed è proprio Ramazzotti a produrre il nuovo album di Gianni, “Come fa bene l’amore”, seguito questa volta da un tour che si chiude con un ottimo bilancio. Nel 2002, Gianni riunisce autori di grande fama e giovani emergenti per realizzare un nuovo disco dal titolo “L’amore ci cambia la vita”, che fa da colonna sonora al nuovo programma del sabato sera di RaiUno legato alla lotteria e da lui condotto, “Uno di noi”.

Nel 2006 il musicista torna in televisione con un programma musicale itinerante in sei puntate, dal titolo “Non facciamoci prendere dal panico”, a cui fa seguito – nell’ottobre dello stesso anno – “Il tempo migliore”; a novembre invece viene pubblicato “Diario di un ragazzo italiano”, in cui Morandi racconta la sua storia intrecciata con quella italiana degli ultimi sessant’anni.
Il 19 ottobre 2007 è la volta di una raccolta intitolata “Grazie a tutti” che contiene cinquanta fra i brani più significativi della carriera, con un inedito, “Stringimi le mani”, composto dal cantautore Pacifico. Seguono nel 2008 “Ancora grazie a tutti” e nel 2009 “Canzoni da non perdere”, disco più recente de “l’eterno ragazzo”.
Nell’ottobre 2010, dopo indiscrezioni e smentite, viene annunciato che Morandi è il conduttore del Festival di Sanremo 2011, affiancato nella direzione artistica da Gianmarco Mazzi, già curatore delle edizioni presentate da Paolo Bonolis e Antonella Clerici. Dopo aver condotto anche l’edizione del 2012, Morandi ritorna al suo primo amore: pubblica infatti nel 2013 “Bisogna Vivere”, anticipato dal singolo “Solo insieme saremo felici”. Ad ottobre dello stesso anno è il protagonista di due serate su Canale 5 intitolate Gianni Morandi – Live in Arena, all’Arena di Verona.
Mentre la sua pagina Facebook diventa sempre più popolare, Morandi annuncia l’uscita della raccolta “Autoscatto 7.0”, i cui brani vengono scelti proprio tramite un sondaggio sul social network.
Nel 2017 esce il nuovo album, composto da nove brani, di cui otto inediti e una cover (“Onda su onda” di Paolo Conte, cantata in duetto con Fiorella Mannoia).
Nella primavera del 2020 è una delle voci del progetto Italian Allstars 4 Life che pubblica il singolo benefico “Ma il cielo è sempre blu”.
Nel 2021 pubblica il singolo “L’allegria”, scritto per lui da Jovanotti.
Nel 2022 gareggia al Festival di Sanremo con un altro brano firmato da Jovanotti, “Apri tutte le porte”.

 

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